I NODI

I NODI
07 apr 2016

I NODI

Come tutti sappiamo, il mare è tanto bello, quanto pericoloso, e prima di avventurarci alla scoperta di esso, è il caso di ripassare una lezione che può sempre tornarci utile in mare.
I NODI
Nel passato i nodi hanno assunto significati diversi da quello tecnico che hanno oggi, compreso quello religioso: anticamente il nodo indicava un patto, un legame, un simbolo magico.
Tra i nodi possiamo distinguere diverse famiglie:
NODI DI ARRESTO
I nodi di arresto vengono eseguiti solitamente all'estremità di un cavo e servono per bloccarne la corsa quando lo stesso è sottoposto a lavoro. Un altro utilizzo del nodo di arresto è quello di tenere ben saldi tra di loro i vari legnoli, nel caso in cui si utilizzi un cavo composto da legnoli. Nella nautica questi tipi di nodi vengono principalmente usati nelle manovre correnti. Tra questi troviamo i seguenti:
  • Il nodo semplice, come dice il nome, è uno dei più facili nodi da imparare e più veloce da realizzare e costituisce la base da cui partire per la costruzione di nodi più complessi.
Per realizzare un nodo semplice si esegue un "collo" (ovvero un giro completo della corda), quindi si inserisce il "corrente" (ovvero l'estremità della corda che viene fatta girare) nel collo e infine si serra il nodo tirando con forza le due estremità in direzioni opposte.
  • Il nodo savoia, che deve il suo nome al fatto di essere compreso nello stemma di Casa Savoia, conosciuto anche come nodo d'amore o nodo a otto. Questo tipo di nodo può essere eseguito su qualsiasi tipo di corda, anche se può presentare qualche problema con le cime elastiche. Sicuramente è il più famoso nodo d'arresto, grazie soprattutto al pregio di non stringersi eccessivamente e di non usurare o indebolire il cavo. Può essere usato anche come nodo di giunzione.
La struttura del nodo savoia è simile a quella del nodo semplice, ma con corrente che fa un'asola intorno al dormiente. Fare un occhiello passando con il corrente sul dormiente. Passare il corrente sotto il dormiente creando un secondo occhiello. Passare con il corrente nel primo occhiello e tirare.
 
 
GALLOCCIA o BITTA
Nella terminologia nautica con il termine galloccia si indica uno dei vari dispositivi fissi utilizzati per fermare una cima, una corda o un cavo. Il modello più tradizionale consiste in una superficie piatta (placca o base), che costituisce la zona di contatto con la barca da cui fuoriescono, verticalmente, uno o più corte aste, dalle quali, trasversalmente (e parallelamente alla placca di base), si dipartono due estremità appuntite o più spesso svasate (dette falchette o corna) che servono a non fare fuoriuscire il cavo, che viene poi solitamente bloccato facendo fare sulle corna un apposito “ nodo di galloccia” .
 
Tipico il caso in cui si usa per fermare le scotte e pertanto in questa versione viene a volte chiamato anche nodo di scotta, anche se questo termine può essere utilizzato ad indicare anche il nodo a bandiera, visto che quest'ultimo nodo viene utilizzato per prolungare una scotta.
 
Queste sono solo piccole nozioni, che approfondiremo successivamente per tutti voi, che come noi, amate il mare in sicurezza.
  • Condividi su