Che tipo di propulsione ?

Che tipo di propulsione ?
09 set 2016

Che tipo di propulsione ?

Dopo che il modello di battello a noi più congeniale per taglia dimensionale, estetica, e comunque che piace di più, è stato scelto - se ne sono valutati il colore, le tappezzerie, gli optional - arriva il momento di valutare quale sia il sistema propulsivo più consono alle proprie esigenze:

Fuoribordo?  Entrofuoribordo? (o "piede poppiero" che dir si voglia), Eliche di superficie? e perché no: IPS? ("Inboard Performance System": piede ad elica traente della Volvo Penta)?

Diciamo subito che si tratta di scelte che in parte possono far parte di valutazioni che afferiscono al gusto soggettivo di ciascuno (specie quella fuoribordo/entrofuoribordo), ma per altri aspetti invece, entrano senza dubbio in gioco valutazioni funzione di parametri tecnici che principalmente possono essere individuati in:

1 - fascia dimensionale dell'imbarcazione;

2 - range di velocità del battello;

e pertanto:

3 - range di potenza dei motori da adottare; tenuto anche conto dei limiti di potenza con cui alcuni sistemi propulsivi sono disponibili sul mercato (350 hp per i fuoribordo, 400 hp per gli entro-fuoribordo diesel, 430 hp per gli entro-fuoribordo benzina nelle versioni omologate per il mercato europeo).

Per meglio esemplificare quanto discende dalla suddivisione di cui sopra, si faccia riferimento alla tabella (di massima) che segue e alle relative soluzioni propulsive individuate:
 

dimensione 5.0-7.0 m 7.0-11.0 m 11.0-14.0 m 14-20.0 m
velocità        
0-15 kts a/e - fb a/e - fb - efb a/e - efb a/e
15-35 kts fb a/e - fb - efb a/e - IPS - fb - efb a/e - IPS
35-60 kts fb fb-efb fb-efb-eds eds

(a/e = asse ed elica; fb = fuoribordo; efb = entrofuoribordo; eds = eliche di superficie; IPS = Inboard Performance System)

Se per i battelli di  piccole dimensioni, la scelta del convenzionale "asse ed elica" alle più basse velocità, ha come alternativa il fuoribordo, per le velocità man mano più elevate (grazie ad un imbattibile rapporto peso/potenza di quest'ultimo che ben si adatta ai natanti più piccoli), più variegata si fa la scelta nelle fasce dimensionali maggiori.

Dalla tabella si può vedere anche come l'lPS (di cui spesso ci viene chiesto), sia da prendere in considerazione per quelle imbarcazioni - di una certa fascia dimensionale - per le quali si vogliano sostituire più efficacemente le convenzionali propulsioni con asse ed elica, ma fino a velocità dell'ordine dei 35 kts al massimo. Non a caso la stessa Volvo Penta prevede analoghi modelli di motorizzazione sia con IPS che con piede poppiero. Appunto rivolti a diverse tipologie di imbarcazioni con diverso range di velocità massima.

Per quanto riguarda i nostri gommoni, le valutazioni andranno pertanto riferite al solo range di velocità superiore ai 35 kts (e pertanto l'ultima riga della tabella), tenuto conto che semmai tutte le motorizzazioni da noi previste consentono di superare almeno i 40 kts.

La scelta pertanto si restringe - nel nostro caso - a tre sistemi propulsivi: fuoribordo, entrofuoribordo ed eliche di superficie.

fuoribordo sono senz'altro caratterizzati dal miglior rapporto peso/potenza, sono molto silenziosi (nonostante siano posti all'esterno), consentono di liberare tutto lo spazio del vano motore; per molti hanno anche il sapore della semplicità e praticità.

Tuttavia riducono la plancetta di poppa - uno dei punti di forza dei nostri gommoni, sia sotto l'aspetto estetico che dell'accesso e godimento del mare - e complicano le manovre d'ormeggio con la loro presenza, costringendo a tenere peraltro il battello (ormeggiato di poppa) più scostato dal pontile, con conseguente maggior difficoltà a salire e scendere dal battello (la plancetta ininterrotta invece, è usualmente quasi una passerella verso il pontile).

Oltre certe dimensioni del battello implicano inoltre l'adozione di più di due motori quando si vogliano adottare più di 2x 350 hp di potenza (come detto i più potenti fuoribordo disponibili sul mercato arrivano massimo a 350 hp).

Se sui nostri "MX-11", i 600 hp o i 700 hp di una coppia di fuoribordo, sono più che sufficienti a far rispettivamente raggiungere e superare i 50 kts, nel caso degli "MX-13 coupé" siamo arrivati invece ad installare tre motori da 350 hp per un totale di 1.050 hp (e 50 kts di velocità).

La propulsione entrofuoribordo - nel range dimensionale e di prestazioni dei nostri mezzi fino ai 14 m - è probabilmente la più indicata.

Associa prestazioni di assoluto vertice - praticamente come quelle dei fuoribordo (a rigore qualcosina meno) - senza tuttavia le controindicazioni di cui si diceva prima per quest'ultimi.

Contrariamente a quanto molti pensano non hanno un vero limite prestazionale (oltre il quale ad esempio convenga l'adozione delle eliche di superficie): famose barche americane ad altissime prestazioni raggiungono e superano anche i 100 kts con i piedi "racing" della Mercruiser. Ne - sulla base di confronti da noi stessi effettuati a parità di motorizzazione - si registrano dei vantaggi nelle prestazioni con le eliche di superficie.

Semplicemente diventa necessario ricorrere a queste ultime, quando la potenza da installare supera quella massima disponibile con i gruppi poppieri.

Limite che - come detto - per i motori diesel è di 350 hp (all'elica) per il Cummins 4.2 DTS con il piede Mercruiser; e di 400 hp (al volano, equivalenti a circa 388 hp all'elica) per i D6-400 con i gruppi poppieri Volvo Penta.

Il più potente gruppo poppiero a benzina per il diporto è invece il Mercruiser 8.2 da 430 hp. Esistono anche diverse altre versioni benzina di maggior potenza fino ai 1.650 hp, ma senz'altro da ritenersi destinati esclusivamente alle competizioni.

Superati pertanto i 400 hp diesel - e per velocità attese del battello oltre i 35 kts - diventa obbligatorio ricorrere alle eliche di superficie. E' quanto difatti da noi adottato sui nostri "MX-13" con motori da 450 hp, 560 hp e anche 600 hp entrobordo diesel, e - sopratutto - sul nostro MX-18 in cui sono state accoppiate ai due Caterpillar C-18 da 865 hp ciascuno.

Inutile dire che complicazioni costruttive, ingombri in sala macchine, e - non ultimo - i costi, aumentino a dismisura con questo genere di soluzione propulsiva.

Ciò in quanto il gruppo riduttore/invertitore che è all'interno del battello (invece che esternamente sul piede), insieme al giunto cardanico finiscono con l'avere un ingombro longitudinale di almeno 80 cm / 1.00 m.

Vi è inoltre la necessità di assemblare e coordinare una molteplicità di componenti disgiunti invece che forniti da una medesima azienda costruttiva (come avviene per un gruppo poppiero o un fuoribordo): si consideri un massimo possibile di sette diversi fornitori per: eliche (ad esempio Rolla), trasmissioni di superfici (ad es. Arneson o Jolly Drive), giunto cardanico (ad es. Vulkan), riduttore invertitore (ad es. Z.F.), motori, strumentazione e manette elettroniche.

Si tratta evidentemente di una scelta da riservare ai battelli di più grosse dimensioni e alte prestazioni, per i quali il costo è un parametro relativo. E che diventa d'obbligo - ad esempio nel nostro caso - per i modelli oltre i 14 m e prestazioni oltre i 35 kts.

(magazzu.com)

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